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"Quando vent'anni fa ebbi la fortuna ed il privilegio di assistere alla presentazione delle Conclusioni dell'Avvocato generale C. O. Lenz nel caso Bosman e di lavorare a stretto contatto con i tre referendari del compianto Giudice Giuseppe Federico Mancini, juge rapporteur della sentenza Bosman, mai avrei potuto immaginare che la sentenza di lì a poco pronunciata dalla Corte di giustizia avrebbe avuto un impatto così rilevante sulla mia vita, accademica e professionale. Oggi posso senz'altro dire che la mia passione per lo studio dei rapporti tra il diritto dell'Unione europea e l'attività sportiva è nata proprio quell'ormai lontano 20 settembre 1995. In tale contesto, mi è sembrato del tutto naturale, nel momento in cui si celebrano i venti anni della sentenza Bosman, mettere al centro di questo lavoro proprio la pronuncia della Corte di giustizia e con essa le Conclusioni dell'Avvocato generale. Nel fare ciò ho volutamente deciso di dare ampio risalto ad una serie di passaggi contenuti sia nelle Conclusioni sia nella sentenza, riproducendone fedelmente il contenuto, in quanto l'idea è stata proprio quella di rileggere la vicenda Bosman sulla base dei ragionamenti sviluppati tanto dall'Avvocato generale quanto dalla Corte di giustizia, per poi cercare di analizzarla in chiave storica alla luce di quanto occorso negli ultimi venti anni sotto il profilo dei rapporti tra l'Unione europea e l'attività sportiva." (Dalla Premessa).